Progettare, Ristrutturare e Riqualificare le RSA.
La Storia di un Progetto Editoriale
La riflessione intorno a quale futuro si prospetta per le RSA, è ancora in corso e coinvolge numerosi attori, esperti del settore, differenti discipline e saperi. Non esiste in tutto lo scenario delle organizzazioni (e non solo quelle di cura) un luogo così tanto osservato, indagato, criticato, come le RSA, attraverso continui stop and go, esperienze virtuose e cadute improvvise, progetti che guardano al futuro e situazioni ancorate ancora a vecchi cliché di assistenza. Da ciò ne consegue che il tipo di attenzione sulle RSA non sta portando a quel radicale cambiamento di rotta che, da dopo il Covid, ci si poteva attendere o, quanto meno, già osservare in modo più omogeneo. Nel novembre del 2022, pensando a come dare un ulteriore contributo al dibattito è stata accolta l’idea ambiziosa di riunire personaggi autorevoli del panorama italiano della cura non solo in un virtuale tavolo di scrittura, ma fisicamente insieme, in un meeting dove confrontarsi prima di scrivere in una sorta di tavola rotonda allargata. Ecco quindi l’idea di organizzare una data (il 24 maggio 2023), un luogo fisico (Il Paese Ritrovato, villaggio Alzheimer di Monza), un programma e una diretta (Progettare e ristrutturare le RSA – YouTube) ancora disponibile per la visione, con questo obiettivo: discutere prima di scrivere, confrontarsi insieme sui linguaggi e sulle visioni COMUNI armonizzandole con le proprie visioni di appartenenza e, infine, uscire dalle proprie zone di confort professionale per affrontare in modo coraggioso lesfide che si prospettano. Alla giornata, organizzata dalla Cooperativa La Meridiana con il sostegno della Fondazione Ravasi-Garzanti, hanno partecipato in copresenza geriatri, ricercatori, architetti, responsabili di RSA e coordinatori di équipe di cura e di servizi, successivamente coinvolti anche nella fase di scrittura della pubblicazione. Nella fase di organizzazione e di edizione dei vari contributi sono emersi spunti, confronti e riflessioni che, se da una parte appaiono definitivi e oseremmo dire conclusivi di una stagione culturale, dall’altra parte rilanciano ed aprono temi che solo autori così autorevoli sono stati in grado di rilanciare.
Due esempi:
– come possiamo chiamare con un’unica definizione le donne e gli uomini che vivono all’interno di queste organizzazioni? Ospiti, residenti, pazienti, clienti, utenti o altro ancora? Sembrerebbe un puro esercizio di stile ma, in verità, dietro a questa definizione, è racchiuso tutto uno stile di cura e di rappresentazione culturale del periodo di vita legato alla longevità;
– ci stiamo preparando ad un mondo dentro queste organizzazioni che tenga conto della multiculturalità? Se, come pensiamo, si tratta esclusivamente di una questione di tempo, allora, da buoni visionari, sarebbe opportuno anticipare quanto avverrà tra breve: una RSA ricca di differenti culture e religioni. A distanza di alcuni mesi consegniamo il frutto di questo progetto di scrittura che vuole lasciare un segno importante sia per i contenuti sia per la modalità che ha portato alla sua realizzazione. La nostra speranza è quella di avere aperto una strada, quella del confronto schietto e della contaminazione di saperi, da non abbandonare più.
Carla Costanzi, Assunta D’Innocenzo, Marco Fumagalli, Virginia Giandelli
GRANDISSIMI!! Complimenti!!